Bigenitorialità e il diritto ad amareda Cosmo de la Fuente
Cuore di padreIl padre pu? essere un ottimo genitore, come mai, allora, nel 96% dei casi
dopo una separazione l'uomo viene sempre penalizzato? Sapete quanti sono
gli uomini che vivono la separazione dai propri figli a causa delle ripicche
delle ex mogli? Circa 4 milioni.
La mamma ? importantissima per un figlio, ma sicuramente lo ? anche un padre.
Molte le donne che mi hanno scritto dopo aver letto il mio libro, sono d'accordo
anche loro. Cosa capita allora?
Dobbiamo unirci uomini e donne affinch? i figli del nostro tempo non debbano
mai essere privati dell'amore della madre e nemmeno di quello del padre,
anche se i genitori si dividono. Mi piacerebbe conoscere le vostre impressioni
e se avete letto il mio libro fatemi sapere cosa ne pensate. La mia mail
personale ?
Madre contro Padre (1)
Alberto era ancora un ragazzone quando nacque sua figlia, aveva poco pi?
di trent?anni, ma amava ancora giocare con la vita.
Si era sposato tre anni prima con Giuliana e, malgrado il loro rapporto non
fosse idilliaco, tirava a campare.
Da fidanzati spesso Giuliana gli aveva detto che lei avrebbe voluto un marito
collaboratore in casa e soprattutto con i figli perch? non sopportava il
tipo d?uomo che rimaneva seduto sul divano e non si occupava delle faccende
di casa e della famiglia.
Alberto un po? per questo, un po? perch? Giuliana soffriva di mal di schiena,
ma soprattutto perch? era letteralmente innamorato della sua bambina, si
prest? volentieri a prestare il suo aiuto in casa.
Giuliana non allatt? al seno la bambina, di notte si alzava Alberto per darle
il latte, la cambiava e si comportava da bravo mammo. Tutto questo era utile
per Giuliana perch? oltre a seguire un corso di Estetista durante il giorno,
presto cominci? a lavorare, il primo anno di vita di questa meravigliosa
bambina, Alberto se lo fece praticamente da solo. Quando in America c?era
qualche problema Giuliana partiva e stava almeno tre mesi lontana da casa.
Essendo titolare di un ristorantino Alberto aveva la possibilit? di andare
a lavorare dopo le 18,00 , portava con lui la bimba che rimaneva fino alle
20,00 ora in cui la mamma veniva a prendersela nervosamente, perch? stanca,
se la trascinava a casa infuriata perch? la piccola voleva ancora il suo
pap?.
Giuliana, di origine italo americana, aveva nostalgia del suo paese e spesso
nel nervosismo delle discussioni minacciava sia Alberto che Giselle (la figlia)
di tornarsene dai suoi. La piccola poco per volta cominci? a far di suo padre
l?unico punto fermo e sicuro della sua vita e quindi a cercarlo e ad avere
bisogno di lui.
Questo non piaceva a Giuliana che non rinunciava a terrorizzare la piccola
con le sue minacce di andar via.
Le sue lamentele e continue urla poco per volta distrussero il rapporto con
Alberto e ben presto Giselle si rese conto che poteva contare molto di pi?
di suo padre.
Quando Giuliana e Alberto decisero di separarsi un Giudice ?donna? che non
sapeva minimamente come stavano le cose, decise che Giselle doveva restare
con la madre. Cosa ne sapeva quel Giudice? Che scelta sbagliata per il solo
luogo comune che i figli stanno bene con la madre e non con il padre. Che
errore madornale da parte di un Giudice che dovrebbe pensare al bene di un
bambino e non alla solita tiritera stupida che i figli sono propriet? della
madre.
Ad Alberto non rimase che prendere sua figlia ed andarsene all?estero e la
cosa sicuramente non era legale. Cosa doveva fare un padre, un cuore di padre,
che sapeva benissimo che la bambina non viveva senza di lui ? Pur non approvando
il gesto non posso condannarlo, almeno ora la bambina ? contenta e la madre
si ? gi? risposata. D?altro canto era abituata a separarsi dalla bambina,
cosa che Alberto non riusciva a fare .
Perch? in Italia il padre deve essere sempre penalizzato? Chi l?ha detto
che un uomo non pu? essere un ottimo genitore? Vorrei che qualcuno in politica
si occupasse seriamente di questo problema, io sarei il primo a volerlo,
non importa di quale partito ma ? qualcosa di molto importante. Farebbe bene
anche ad occuparsene il Vaticano dal momento che parliamo d?amore.
Che ci sia la parit? anche in questo. Battiamoci e concludiamo!
Un papà per nemico (2)
Un amore si spegne e una coppia si divide.
Dopo la separazione dal marito Damiano, ad Alba vengono affidati i due figli
che per ragioni di privacy chiameremo Piero e Melissa.
Damiano, viene colto da sentimenti di vendetta, da subito non rispetta i
patti e decide arbitrariamente di non collaborare finanziariamente al mantenimento
dei figli e, senza alcun rispetto della loro vita piomba in casa quando vuole
esercitando controlli e pressioni su Alba affinch? non esca e non abbia contatti
con amiche e parenti. Sfrutta al massimo il suo potere discriminatorio dicendo
in giro che l?ex moglie ? ?pazza?. Dapprincipio si pensa ad un uomo deluso
e disperato che altro non ha se non fare questi giochetti dettati dalla sua
amarezza. In realt? Damiano spesso dimostra di essere un uomo violento e
immaturo.
Alba comincia una vita costellata da problemi finanziari. Disperata, confusa
e preoccupata per quello che i suoi figli stanno vivendo, perde il lavoro,
? sul lastrico.
L?ex marito non si occupa dei figli e, successivamente, malgrado sia libero
di vederli quando vuole, lo fa molto saltuariamente, sempre di meno. La situazione
? critica e Alba, non potendo offrire nessun tipo di agiatezza ai bambini,
fa violenza a s? stessa, nel loro interesse. E? conscia del fatto che il
padre dei suoi figli dispone di una bella casa e delle possibilit? economiche
per provvedere alle necessit? dei ragazzi, chiede in via giudiziale la modifica
delle condizioni di separazione in modo che i due minori vengano affidati
al Comune con collocamento presso il padre. L?ex marito non accetta di buon
grado l?invasione in casa da parte dei suoi cuccioli.
Contrariamente a quanto succede nella maggior parte delle coppie che si separano,
questi due ex coniugi lottano affinch? i figli vengano affidati all?altro.
Ma Alba lo fa nella speranza che i suoi figli possano stare meglio e che
si possa monitorare la qualit? di vita dei due ragazzi.
Il Presidente del Tribunale nel 2003 affida i figli al padre assegnandogli
anche la casa coniugale. Non importa a nessuno, che Alba sopravviva con uno
stipendio d?indennit? di mobilit? pari a poco pi? di 500 Euro.
Damiano, pur vivendo in un?altra abitazione dove pu? accogliere i figli,
chiede l?abbandono immediato della casa da parte di Alba e presto si presenta
con l?ufficiale giudiziario per godersi la ?cacciata? della sua ex.
La donna comincia a subire quello che vivono la maggior parte dei pap? separati,
quello che nessuna persona dovrebbe subire in caso di separazione. Non avendo
dove andare e non potendosi permettere un albergo, come succede a tanti uomini,
dorme in auto per circa una settimana.
Cosa importa alla nostra societ? di quale sia la fine di questo esercito
di disperati, milioni di uomini e alcune centinaia di donne che non sanno
dove battere la testa, infragiliti e impotenti di fronte all?amore per i
propri figli. Vittime del sistema freddo e implacabile, che non ? capace
di valutare ogni persona per quello che ? ma che si limita ad applicare regole
generiche, come se tutti fossimo fatti con uno stampo. Alba a fatica riesce
a vedere suo figlio, perch? il padre, con mille scuse, non glielo permette,
tipico atteggiamento vendicatorio di alcuni coniugi affidatari.
I bambini non reggono bene il clima di lotta che si ? venuto a creare tra
i genitori. Sono le vittime innocenti, come al solito, nei loro occhi si
legge la tristezza e l?incertezza del futuro. Per Piero la scuola diventa
troppo difficoltosa e sempre pi? spesso il suo vocabolario si arricchisce
di parolacce. Ce l?ha col mondo e quel linguaggio si trasforma nella sua
protesta contro tutti. Melissa dorme poco e di notte piange, ha notato che
suo padre ce l?ha con lei, si dimostra freddo e distante. Damiano, d?altro
canto, ? nervoso, vive tutto questo come una punizione e si comporta in maniera
aggressiva con Melissa. Arriva a picchiarla e a riempirla di calci dopo averla
insultata. Non accetta che lei possa avere un suo pensiero e, ancor meno,
che non provi odio per la propria madre. Un tentativo di plagio che nessuno
nota. Alba non ne pu? pi? , si preoccupa seriamente per i figli, e, dopo
l?ennesima violenza perpetuata sulla ragazza, presenta una denuncia. Alla
fine il padre caccia di casa Melissa. Da quel momento Damiano non cercher?
pi? la propria figlia, nemmeno per chiarire le incomprensioni o per tentare
di ricucire il loro rapporto.
Quante volte abbiamo sentito queste cose? In questo caso ? la mamma a vivere
una storia senza senso. Chi decide che i propri figli debbano soffrire cos?
non ? un genitore che possa fregiarsi di essere chiamato ?pap?? o ?mamma?.
La mamma, disperata per le condizioni psicologiche in cui versano i figli,
con l?aiuto di un avvocato chiede con urgenza un?istanza al Giudice, supplicando
di riavere l?affidamento dei suoi figli. Valutando il comportamento dell?uomo
e, venuto meno lo scopo dell?affidamento al padre, cio? quello di migliorare
la qualit? di vita dei minori, il Giudice, giustamente, riaffida i figli
al Comune collocandoli presso la madre, demandando il monitoraggio della
situazione ad un consulente esterno.
La consulente opera in maniera strana, esige le risposte che piacciono a
lei e, come spesso accade, assume un atteggiamento duro e molto astioso nei
confronti del genitore controllato. La CTU, malgrado Melissa abbia pi? volte
espresso il proprio disagio nel vivere col padre, ritiene che lei debba stare
con lui. ?Prontuario? alla mano liquida la questione ritenendo che tale comportamento
sia soltanto un sistema educativo scelto dal genitore. Ma non si ? detto
in molte occasioni che ? estremamente dannoso esercitare una violenza fisica
e psicologica per educare? Insomma, nei metodi educativi ? previsto anche
quello d?insultare e prendere a calci i figli per poi metterli alla porta?
Morale della favola: Piero, nove anni, viene affidato al padre e a Melissa,
sedici anni, che non ascolta ragioni, viene concesso di stabilirsi provvisoriamente
dalla madre a condizione che la stessa aiuti la figlia ad accettare il rapporto
con il padre.
Il piccolo matura un atteggiamento sempre pi? aggressivo, sembra pi? grande
della sua et?, soffre d?insonnia e la ?bestemmia? diventa il suo linguaggio,
numerosi tic s?impadroniscono del suo volto di bambino, perdendo l?allegria
e la spensieratezza tipiche della sua et?.
La ragazza disperata scrive al Giudice chiedendo di non essere pi? affidata
al padre . Malgrado ci? viene modificata nuovamente l?ordinanza e dispone
che la ragazza torni a vivere dal padre. Motivazione di tale ordinanza: -
La mamma non si ? adoperata per costruire un rapporto padre-figlia e la ragazza
parla cos? perch? plagiata dalla madre.
Ora, appurato che tutto corrisponda a verit?, e non ho motivo di credere
il contrario, stabilito che il padre abbia effettivamente le possibilit?
economiche per provvedere ai figli , consci del fatto che anche se la storia
non fosse reale, in ogni caso potrebbero esistere migliaia di vicende simili
a questa, , cosa si fa? : -Niente! - E le stelle stanno a guardare.
Non importa a nessuno cosa provino questi ragazzini, nemmeno si tiene conto
che un uomo sia stato condannato in sede penale per lesioni fisiche nei confronti
della moglie dimostrando la sua indole violenta.
Quest?individuo compie atti tipici dettati dalla rabbia, come alcune donne
assetate di vendetta post divorzio. Arriva a prendere a calci l?auto della
ex coniuge con i figli a bordo. Se vogliamo essere coerenti ? giusto che
si parli anche del comportamento di un uomo di questo tipo, proprio perch?
facendo questo isoleremo la parte ?cattiva? del meraviglioso universo paterno.
Vogliamo che il mondo sappia che il padre ? un?importante figura nella crescita
dei figli e proprio come additiamo quelle mamme sconsiderate dobbiamo anche
farlo per quei padri indegni. Tutto questo dimostra ancora una volta che
il Sistema ? fragile, che le istituzioni possono anche sbagliare e che raramente
vengono prese in considerazione le necessit? vere dei minori: amore e sicurezza.
Voglio dire, provato che i figli non sono stati plagiati, bisognerebbe ascoltarli.
Ancora una volta ci sono errori di valutazione e leggerezze imperdonabili.
Non si pu? costringere un figlio a stare con un padre accusato di maltrattamenti
?accertati?.
Padri e madri uniti nell?interesse dei bambini. Penso che non debba accettare
che a pagarne le conseguenze siano i minori. Nessun padre e nessuna madre
deve assistere alla violenza, anche se solo psicologica, sui propri figli.
Nessun uomo e nessuna donna deve arrivare a dormire in strada perch? non
importa a nessuno se quel genitore ha i mezzi di sostentamento e le possibilit?
di vivere decorosamente.
Ma chi siamo, dove viviamo? Quante Alba ci sono? Aiutiamo tutti questi ragazzi,
perch? un giorno possano dire: - ci sono padri e padri-; ci sono madri e
madri -affinch? non cadano anche loro nel luogo comune che vede il padre
come la figura meno sensibile della famiglia.
Questo tipo di padri sono i veri nemici delle nostre associazioni pro padri
separati, sono loro, con il loro atteggiamento, a contribuire a gettare fango
sulla figura del ?pap??.
Tuteliamo il padre quando ? degno, ma isoliamolo, come il virus dell?influenza,
quando dimostra di non essere tale. Perch? noi amiamo i nostri figli, proprio
come li amano le madri! Noi padri abbiamo il dovere di dissociarci da quanti,
con il loro comportamento, dimostrano di essere padri a cui non importa nulla
del diritto alla bigenitorialit? dei minori, esattamente alcune donne fanno.
Alba ha lo stesso diritto del padre di stare con i suoi figli e di vederli
crescere.