26.3.07

Rive Gauche al nero di seppia

SATIRA PREVENTIVA di Michele Serra

Gli intellettuali francesi hanno accolto con preoccupazione e sgomento l'arresto a Rio dell'ex terrorista Cesare Battisti, e si sono offerti di scrivere loro, una frase a testa, il capitolo conclusivo dell'ultimo romanzo del latitante, lasciato incompiuto. Dai tempi in cui definirono Bologna "capitale mondiale della repressione" (la definizione fu di Felix Guattari e Maria Antonietta Macciocchi dopo avere pagato 25mila lire per un piatto di lasagne, nel 1977), gli intellettuali francesi non hanno smesso di occuparsi della grave situazione del nostro paese.

Due i principali capi d'accusa che da Parigi muovono a Roma: non avere ghigliottinato il re dopo il referendum, o almeno Aldo Moro dopo il rapimento, e la totale assenza, nella Costituzione, di norme specifiche in favore degli scrittori di noir. In attesa degli sviluppi della vicenda Battisti, vediamo quali sono gli altri casi scottanti.

Mario Marioni L'ex capo delle Brigate Proletarie Armate per la Costruzione del Nucleo Combattente del Partito Rivoluzionario Antimperialista, con il nome di battaglia di 'Sintesi' fu protagonista di una cinquantina di rapine e un paio di omicidi. Esule a Parigi, scrive romanzi erotici di grande successo e ha aperto sulla Rive Gauche una piccola libreria specializzata in opere dei latitanti di tutto il mondo, molto frequentata da Bernard-Henri Lévy e dagli agenti di polizia dei cinque continenti che gli chiedono i documenti quasi ogni mattina. Ogni giovedì, tra gli applausi degli amici, Marioni appallottola una richiesta di estradizione e la inghiotte.

Gilberto Curcio Meno noto del fratello Renato, fu il fondatore di un gruppo armato alternativo che si proponeva di abbattere lo Stato con assalti all'arma bianca. Fu arrestato mentre caricava una colonna dei carabinieri con la sciabola sguainata. Ancora oggi sostiene che la lotta armata fu sconfitta a causa della mancanza di una cavalleria efficiente. Evaso dall'Asinara grazie alla complicità di un secondino che non sopportava più i suoi racconti di duelli, è rifugiato a Parigi e scrive libretti d'opera di grande successo, quasi tutti musicati da Bernard-Henri Lévy. Ha aperto una piccola libreria sulla Rive Gauche, specializzata in pubblicazioni sulle armi da taglio, molto frequentata da macellai, maître di ristorante e chirurghi.

Sandra Kuberhauser Primula rossa di Sud Tirolo Comunista, scelse la lotta armata perché era l'unica comunista del Sud Tirolo. Dotata di un carattere ferreo, pur essendo l'unico membro del suo gruppo terrorista si mise sotto processo sospettandosi di cedimento al nemico. Venne espulsa dalla Val Pusteria perché nel corso di una rapina a mano armata distrusse alcuni vasi di gerani, reato infamante per quelle popolazioni. Vive a Parigi dove scrive romanzi in tedesco, tradotti da Bernard-Henri Lévy, di grande successo nel suo isolato e in quello di Lévy. È facile vederla sull'uscio della sua piccola libreria, in piena Rive Gauche, mentre con modi spicci cerca di convincere i clienti a entrare da lei e non nelle librerie accanto, gestite da latitanti concorrenti.

Filippo Strippa È l'unico ex terrorista italiano molto malvisto dalla comunità intellettuale di Parigi, perché ha aperto una pescheria invece di una piccola libreria. Ricchissimo grazie alle ostriche, gentile con tutti, ha cercato di farsi benvolere dedicandosi alla letteratura, ma i suoi racconti sulla pesca sono di pessima qualità e le poche copie stampate, sistemate tra le cassette di calamari, hanno un odore disgustoso. Soltanto Bernard-Henri Lévy, per solidarietà, ogni tanto ne acquista una per incartarci le cozze. Strippa, fallito come scrittore, ha provato a ripiegare sulla correzione di bozze, correggendo i dattiloscritti degli altri latitanti. Ma è così negato che non si accorge dei refusi e anzi aggiunge di suo pugno gravissimi svarioni, imbrattando i fogli con schizzi di nero di seppia. Gli intellettuali francesi, con l'esclusione del solo Lévy, ne chiedono insistentemente l'estradizione.

19.3.07

Vestiremo alla mamutones

SATIRA PREVENTIVA di Michele Serra

Dopo le polemiche sulla campagna di Dolce e Gabbana, abbiamo chiesto agli stilisti italiani anticipazioni sulle nuove tendenze della pubblicità della moda, sempre più aggressiva.

Hugo Minolacci Geniale e trasgressivo, lo stilista preferito da Madonna e dalla mafia russa ha in programma il lancio della sua nuova linea di intimo in ferro battuto, ispirata agli affreschi della celebre 'Stanza della tortura' nel castello del conte Dracula. Pubblicità choc, con un fabbro ferraio gay che adatta con la fiamma ossidrica gli slip sul corpo di una modella minorenne. Nella sua applauditissima sfilata milanese, Minolacci ha voluto alleggerire ironicamente la sua immagine dark provvedendo personalmente a medicare le modelle con cerotti e creme antinfiammatorie.

Puddu & Gavino Geniali e trasgressivi, gli stilisti preferiti da Madonna e dai rapinatori rumeni sono la risposta sarda alla coppia siciliana Dolce & Gabbana. La forte ispirazione etnica del loro lavoro (scarpe da mamutones, pantaloni a vita bassa aromatizzati al pecorino) sarà valorizzata dalla nuova campagna pubblicitaria, realizzata in Barbagia con modelli nudi che baciano i pastori e fuggono nella macchia mediterranea cercando di schivare le fucilate. Icone gay, Puddu & Gavino hanno recentemente smentito le pesanti dicerie sulla loro eterosessualità sposandosi tra loro in Spagna all'insaputa delle loro mogli, che vivono a Oristano.

Faracchioni Chi non conosce la maison Faracchioni, geniale e trasgressiva, icona gay, prediletta da Madonna e dai contrabbandieri baresi? Gli abiti da matrimonio di Albino Faracchioni e della sorella Magda sono quanto di più sontuoso si possa desiderare: a strati sovrapposti di tulle, velluto, zibellino e marzapane, con il lungo strascico ispirato agli autoarticolati, con rotelle e snodo lubrificato, clacson e luci di posizione, e in coda una simpatica fila di barattoli di latta per la partenza per la luna di miele. Questo per lui. Per lei, invece, la classica marsina. La linea 'Trasporti eccezionali' è stata di recente presentata nelle sfilate milanesi su una apposita passerella a quattro corsie, scortata da due auto della stradale. La nuova campagna della maison Faracchioni punta tutto sulla semplicità: Rita Hayworth e Humphrey Bogart, ricostruiti al computer, escono da Buckingham Palace vestiti Faracchioni, in un cocchio di cristallo trainato da quattro orsi bianchi.

Tonino Beckermeier Lo stilista italo-svizzero, amico personale di Madonna, icona gay, geniale e trasgressivo, sostiene da tempo che la sola forma di eleganza è la nudità. A Milano ha fatto sfilare modelli e modelle completamente nudi, con il suo marchio impresso su una chiappa come le mucche texane. Nudo integrale anche per la campagna pubblicitaria, una serie di primissimi piani di parti del corpo (ascelle, calcagni, ginocchia, orecchie) e lo stesso Tonino Beckermeier, vestito da casalinga italo-svizzera, che sullo sfondo stende la biancheria.

Geniale & Trasgressivo Carlo Geniale e Marcello Trasgressivo, pur essendo icone gay, non lo sanno e dunque continuano imperterriti a molestare le modelle. Nel loro atelier di Napoli continuano ad affluire gli abiti con la griffe falsificata sequestrati agli ambulanti senegalesi, che i due stilisti spiritosamente reimmettono sul mercato con la loro firma. La campagna pubblicitaria, realizzata abusivamente nel carcere minorile di Nisida, è stata sequestrata dalla Finanza.

Jaime Rossi Rivarossi Amatissimo da Madonna, lo stilista apolide ha ispirato proprio a lei la nuova linea new age, cabalistica e spirituale, soffici tuniche di iuta, abiti da vestale, veli da sacerdotessa, presentati attorno a bracieri ardenti. La choccante campagna pubblicitaria, ancora coperta da top secret, prevede ieratiche scene di sesso tra modelle con gli abiti in fiamme e pompieri gay, nudi ma con il cappello d'ordinanza, che accorrono con l'estintore.

1.3.07

Manuale di lotta e di governo

SATIRA PREVENTIVA di Michele Serra

Opporsi e governare allo stesso tempo è possibile. Ecco il prontuario di comportamento redatto dalla sinistra
Dopo il corteo di Vicenza, la sinistra italiana ha capito che è effettivamente possibile governare e opporsi allo stesso tempo, purché il dosaggio tra i due ingredienti sia sempre in perfetto equilibrio. Il dirigente ideale è un sottosegretario di Rifondazione che sia anche sottufficiale della Nato, dorma in un centro sociale occupato, nei weekend vada a pescare con Marchionne e si righi da solo la macchina durante i disordini di piazza. Allo scopo, circola negli ambienti governativi un piccolo manuale di comportamento. Ecco i passaggi salienti.

Manifestazioni Sottosegretari e ministri possono partecipare direttamente a cortei ostili al governo, a patto che si presentino senza cravatta e spettinati, e risalgano il corteo al contrario scandendo in modo ritmato il programma di governo e stringendo la mano ai manifestanti. Le auto blu, per evitare gesti ostili, dovranno essere guidate da un autista sosia di Che Guevara e parcheggiate ad almeno cinque chilometri, e il membro del governo dovrà raggiungere il corteo a piedi, correndo, avvolto in uno striscione arcobaleno, sventolando una bandiera italiana, una americana, una palestinese e una israeliana, avendo l'accortezza di maneggiare il tutto senza inciampare.

Rapporti con la Chiesa Ogni appartenente al governo dovrà partecipare tutte le settimane all'Angelus a San Pietro con la famiglia, però commentando criticamente, ad alta voce, il discorso del papa, e dando di gomito al vicino in segno di scherno per la pronuncia tedesca di Ratzinger. Al momento della benedizione, dovrà benedire a sua volta il papa per sottolineare la pari dignità di Stato e Chiesa. In caso di matrimonio religioso, il membro del governo dovrà farsi affiancare da testimoni dalla condotta di vita licenziosa, che mantengano un atteggiamento irridente e siano vestiti in modo sconveniente. Consigliati i riti multiculturali: il matrimonio ideale per un esponente di questa maggioranza è in Chiesa, con due mogli, vestito da pope, con il rito islamico, facendo yoga e cantando 'Bella ciao' durante l'eucaristia.

Politica estera L'alleanza con gli Stati Uniti non è in discussione, ma va sviluppata in forme autonome e nuove. Durante gli incontri ufficiali, mentre l'ambasciatore americano sta parlando, il membro del governo dovrà ribadire la propria indipendenza di vedute fischiettando con aria distratta, o facendo il Sudoku, o mandando sms all'ambasciatore russo. La spedizione in Afghanistan sarà rafforzata, raddoppiando il contingente, ma inviando soldati con la barba lunghissima in segno di rispetto per le popolazioni locali. Ove il contingente fosse abbastanza numeroso, una metà affiancherebbe le truppe americane e l'altra metà potrà allearsi con i talebani.

Politica industriale Un governo di sinistra non può che tornare orgogliosamente davanti ai cancelli della Fiat, come fece Berlinguer. Previsto un duro presidio al cancello dal quale entra ogni mattina Marchionne, per salutarlo di persona e complimentarsi con lui. Per meglio ribadire l'equidistanza tra Confindustria e sindacato, durante le trattative i ministri dovranno stare al centro del tavolo, in un apposito buco dal quale dovranno affacciarsi nei momenti cruciali per servire un drink sdrammatizzante. La privatizzazione di Alitalia, e le privatizzazioni in generale, saranno aperte a tutti i soggetti socialmente rilevanti: al bando di acquisto partecipano anche il subcomandante Marcos (che ha offerto 20 sacchi di caffè), la Federcasalinghe e il Piccolo Teatro di Milano.

Trasporti Com'è possibile privilegiare le ferrovie, come sostengono gli ambientalisti, senza ostacolare la ripresa della Fiat? Per tenere insieme questo doppio obiettivo, le nuove Fiat avranno lo stesso scartamento dei treni e correranno sui binari emettendo il caratteristico, allegro fischio della locomotiva.